Eccoti qui, amore.

Sei stata nella mia casella di messaggi per mesi: sussurri, provocazioni, sfide, implorazioni.

«Papà, quando farai un ramblefap?» «Vogliamo qualcosa di reale.» «Per favore… ho bisogno di sentirti crollare. Ho bisogno di sentirti perdere il controllo.»

Ti ho ascoltata. Forte e chiaro.

Il problema è che i ramblefap sono ovunque. Ogni giorno qualcuno prende un microfono, si unge e comincia a parlare da solo mentre si masturba. Se vuoi uno, basta scorrere: li trovi negli angoli più oscuri del web.

Ma se lo faccio — se Papà si spoglia, diventa brutale e preme "record" — deve essere qualcosa di diverso. Caotico. Indimenticabile.

Così ho pensato: e se lo facessi… sul tapis roulant?

Benvenuta al primo collasso JOI a corpo intero del mondo.

Mettiamo la scena, tesoro:

Sono completamente nudo, nel mio studio, in equilibrio su un tapis roulant in movimento, con un microfono in una mano e il mio cazzo già ribelle e scivoloso nell'altra. Nessun piano. Nessun copione. Solo sudore, saliva, cazzo e caos.

L'ho chiamato "Ramblefap sul tapis roulant" — e quasi mi ha distrutto.

Quello che doveva essere un esperimento JOI di venti minuti si è trasformato in un crollo fisico e psicologico di due ore e mezza. Onestamente, non so come ne sia uscito indenne. Né come il microfono, il tapis roulant o il mio portatile non siano affogati nello sudore e nella frustrazione che ho riversato in questo audio.

Due ore. Un cazzo. Zero sanità mentale.

All'inizio era giocoso. Ridicolo. Camminavo nudo, mi masturbavo piano, ridevo di quanto fosse assurda l'idea. Pensavo: "Faccio due pompate, dico due cose sporche e boom — finito." Ma il mio corpo aveva altri piani.

Quando cammini sul tapis roulant, il sangue va alle gambe. Io invece avevo bisogno che il sangue andasse al cazzo.

E indovina cosa succede quando il tuo cazzo non riceve abbastanza sangue? Diventi un uomo sudato e frustrato che urla ai propri genitali: "TORNA NEL CAZZO, SANGUE. APPARTIENI AL CAZZO." Sì, l'ho detto. Al microfono. Per te.

Una danza pericolosa di sudore e desiderio.

Ho iniziato a scivolare. Letteralmente. Il sudore mi colava dalla barba, lungo le cosce, si accumulava sotto i piedi sul nastro: un pericolo vero. Il pavimento era bagnato. La macchina era bagnata. Il mio cazzo era fradicio.

Problema successivo: troppo bagnato. Troppo scivoloso. Nessun attrito.

Hai mai provato a masturbarti con un cazzo così viscido che scivola inutilmente nella mano? Non ti lamenterai mai più del lubrificante secco.

Mi sono dovuto asciugare a metà registrazione. Ho maledetto il caldo. Ho implorato una fascia per la fronte. Ho desiderato la tua bocca per darmi stabilità. Ti ho immaginata accanto a me, gambe aperte, la tua vagina bagnata, così brava mentre cercavo di non crollare.

Ma ho comunque ceduto.

Mi sono sciolto per te.

Il monologo interno di Papà — detto ad alta voce e registrato per sempre.

A un certo punto ho perso la cognizione del tempo, della sanità e del rispetto di me stesso: l'audio è cambiato. Non era più solo JOI; è diventata pornografia della disperazione, mania del conteggio delle pompate, caos di masturbazione reciproca.

Ho:

bruciato più di 350 calorie;
camminato 3,8 miglia (circa 6,1 km);
urlato al mio cazzo per avermi tradito;
incolpato le gambe di essere troppo ingorde;
pensato ad alta voce a come giustificare danni d'acqua con l'assistenza tecnica;
immaginato di installare un tapis roulant sotto il corpo di una donna per "guadagnarmi la sua fica a ogni passo".

Non sto esagerando. Ogni momento folle, imbarazzante, divertente e arrapato è nell'audio: ogni gemito, ogni pompata, ogni sfogo sudato. Ogni volta che pensavo di svenire ma continuavo, perché ti immaginavo ancora lì.

Ho urlato: "Non ci fermiamo finché non vengo. Non mi interessa se è nella tua fica, nella tua bocca o nel tuo culo — non mi fermo." E l'ho detto sul serio.

Questo lo hai creato tu.

Tu, sì proprio tu che leggi con quel sorriso malizioso. Mi hai chiesto un ramblefap, mi hai sussurrato, hai riso su Discord, mi hai tormentato con messaggi implorando un audio solista perché volevi vedermi cadere a pezzi.

Ho registrato tutto. È crudo, senza tagli, intriso di sudore e pieno di alcune delle degradazioni JOI più sporche e divertenti che abbia mai fatto. È cardio-kink. È dominazione degenerata. È un Papà sudato e dominante al limite della follia.

E la parte migliore? L'ho fatto tutto per te.

Pronta a unirti a me sul tapis roulant?

Se hai mai sognato di essere la voce nel mio orecchio — la brava ragazza che non smette di giocare con la propria fica a nessun costo — questo audio è per te. Metti le cuffie, mettiti comoda e non ti azzardare a fermarti finché non vengo.

Perché io non mi sono fermato per te. Non quando ero grezzo, non quando scivolavo, non quando il mio cazzo era troppo bagnato per strofinarlo. Quando non avevo più niente se non sudore e un sogno, io ho finito per te.

Ora tocca a te.

Dimmi, amore — quale parte di questo caos sudato ti eccita di più? Parliamone nei commenti.

Questo è Deep Voice Daddy. Sono tutto per te.

Ramblefap sul tapis roulant: collasso corpo e mente per il piacere